L'opera
Qualche anno fa dichiarai, con l’irresponsabilità e l’incoscienza tipiche delle mie azioni di allora, che Francesco Di Domenico era l’umorista più estroso della scena letteraria italiana. Aggiunsi che, ispirandosi a Woody Allen e a Groucho Marx, era capace di
raggiungere punte di esilarante ironia. Confermo il giudizio, con altrettanta irresponsabilità e con la medesima incoscienza. E spero un giorno di non dovermi pentire e dolere di questo peccato.
(...) Anche in quest’opera, che ha per protagonista lo stravagante giudice Max
Fontanarossa, il buon Francesco risucchia i lettori in un turbine di avventure
spassosissime. Montare sul razzo della sua scrittura è come viaggiare sulle montagne
russe: salite adrenaliniche, discese mozzafiato, giri della morte, accelerazioni e frenate
improvvise. Il suo humour strapazza e strizza, sbatacchia e spupazza.
Non dà punti di riferimento. È ribelle, imprevedibile, ricco di colpi di scena. È anarchico.
Allacciate le cinture, allora, e fatevi trasportare dalle risate. Ve ne farete parecchie.
L'autore
Francesco Di Domenico è nato a Giugliano in Campania il 19 giugno 1954.
Alla fine degli anni Ottanta collabora a
Ragù, pagina cult di satira de "Il Mattino". Fino agli anni novanta scrive di satira su varie riviste napoletane, tra cui "
NDR" di Attilio Wanderling e "
Itinerario".
A giugno 2011 vince la XIV Edizione del "Premio Troisi" di letteratura umanistica.
KAIROS EDIZIONI 2014