LA CRISI GLOBALE... di Vittorangelo Orati

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L'opera

Una impietosa critica – con scorci su fatti e personaggi che testimoniano la miseria intellettuale dei nostri tempi e che va dallo sdegno alla scintillante amara ironia – delle errate diagnosi e terapie relative alla grande crisi economica dell’Occidente (e di tematiche a essa correlabili), prevista da Orati già dal 2005 in un articolo su “Il Ponte” (riproposto in questo libro), a mezzo di scritti “corsari” sulla stampa periodica fino ai giorni nostri. Dai Premi Nobel ai “minori” economisti(ci) di ogni ordine e grado, nessuno può dirsi risparmiato in questa puntuale denuncia del vuoto scientifico-culturale e morale del clima storico contemporaneo. Vengono naturalmente ampiamente esplicitate soluzioni alternative che rimandano a un radicale mutamento di paradigma – versus false alternative come quella di un ritorno a Keynes, anche nella risibile versione dei “keynesian-marxisti” – che l’Autore propone da tempo anche nelle massime sedi scientifiche internazionali. Che lungi dal confutare una tale posizione, nel migliore dei casi, hanno fatto cooptare il suo formulatore in prestigiosi comitati scientifici senza accennare a una, altrimenti conseguente, seria autocritica. Rimanendo confermato per l’Italia il detto “nemo propheta in patria”.

L'autore

Vittorangelo Orati ha insegnato ed è stato visiting professor in numerose università italiane e straniere. Ha fondato l'International Institute of Advanced Economic and Social Studies (IIAESS) e le International Schumpter Lectures di cui è editor (IIAESS & J. Hopkins University).
E' nel comitato scientifico di prestigiose riviste internazionali di economia ove sono presenti numerosi Premi Nobel.
Con klein e Solow è tra gli autori che hanno licenziato il primo dei quattro numeri speciali con cui l'  International Journal of Applied Economics and Econometrics ha inteso onorare P. A. Samuelson.
Nelle sue ricerche, Orati ha spiegato la contraddizione insita nella stagflazione (situazione nella quale sono contemporaneamente presenti - su un determinato mercato - sia un aumento generale dei prezzi, sia una mancanza di crescita dell'economia in termini reali), ha contestato la scientificità del concetto di macroeconomia, e, più di recente, ha avanzato critiche nei confronti della teoria dei costi comparati come esposta nelle tesi di David Ricardo.
Ha inoltre confutato il carattere“scientifico”della Globalizzazione ipotizzandone la fine attraverso l'elaborazione di una teoria innovativa riguardante i meccanismi che regolano il commercio internazionale; nel sottolineare le differenze fra lavori «produttivi» e lavori «improduttivi», avanza un'impietosa critica dell'innalzamento della vita lavorativa che rischia concretamente di interrompere i processi produttivi e di aggravare la crisi globale.

KAIROS EDIZIONI 2016

Categoria Liberal