L'opera
Un’altra “stazione” di quel viaggio affascinante che Luciano Galassi ha iniziato nel 2008 con i Wellerismi napoletani e che, libro dopo libro, lo ha portato a tracciare i segmenti essenziali di una mappa dei tòpoi del patrimonio culturale partenopeo.
In questo volume, attraverso una selezione di modi di dire partenopei, si vanno ad approfondire temi relativi alla figura di Mastuggiorgio (è esistito o no?) e alla cura della pazzia a Napoli nei secoli XVI e XVII o alla reale esistenza del bastone di San Giuseppe (la mazzarella) presso l’istituzione di San Giuseppe dei Nudi o alla pratica di far denudare le natiche al debitore insolvente nel rito di rinuncia dei suoi beni in favore dei creditori (modalità nota nel popolo come zita bona), per citarne solo alcuni.
Mai come in questo libro al linguista affidabile si è unito il ricercatore (ci è stato vietato di usare la parola “storico”) puntiglioso e scrupoloso nelle verifiche, e ciò, come nei ricordati casi di
Mastuggiorgio e della
mazzarella di San Giuseppe, ha determinato dei veri e propri colpi giornalistici con l’approdo a verità mai prima d’ora svelate.
KAIROS EDIZIONI 2017