ANTEPRIME IN OMBRA di Franco Santamaria

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L'opera

Un continuo specchiarsi fra materia e spirito fanno di questi testi un esempio di quanto la poesia sia frutto di un lavoro materiale, oltre che presenza costante di uno sguardo silenziosamente prensile, e acuto nel cogliere ogni piccola manifestazione naturale.
Cosa sarebbe il mondo che ci circonda senza il sogno di un Eden primigenio al quale approdare? Cosa sarebbero i nostri sensi, consumati dall’uso, senza la forza delle parole che li fa crescere e lievitare fino a raggiungere il cielo?
In questi versi emerge una naturalezza e una vividezza d’immagine che ci restituiscono
l’origine antica delle storie, e nel contempo lo slancio salvifico verso il futuro. Uno sforzo sapientemente celato dalla mano sicura di chi scrive, che nell’atto del comporre, include la fondazione di un mondo.

L'autore

Franco Santamaria
, è nato nel 1937 a Tursi, centro della provincia di Matera, in Lucania. Nonostante sia vissuto fin da ragazzo quasi sempre lontano dal luogo di nascita, è rimasto indissolubilmente legato alla sua terra, ritenendola il simbolo dell’annoso e grave malessere di tutto il mondo contadino, privo della necessaria forza ideale per il proprio riscatto.
Da Taranto, nel 1965 si è trasferito prima a Napoli e poi, nel 1990, ad Afragola, cittadina dell’hinterland napoletano. presso il cui Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici ha ricoperto la cattedra di Letteratura Italiana e Storia per oltre quindici anni, fino al collocamento a riposo, dietro sua richiesta, avvenuto il 1° settembre 1998.
Laureato in Lettere e Filosofia, abilitato nell’insegnamento di Letteratura Greca, Letteratura Latina, Letteratura Italiana e Storia, ha dedicato il suo tempo, oltre alla famiglia (tra l’altro, con gravi preoccupazioni per la salute della moglie, morta in giovane età dopo lunga malattia), alla scuola, realizzando con studenti e colleghi un magnifico rapporto di amicizia, collaborazione e tensione per una didattica moderna e più vicina ai bisogni dei giovani. Il 1° settembre 1998, dopo 37 anni di insegnamento, gli è stato concesso, su sua richiesta, di essere collocato a riposo per attendere con più tranquillità ed impegno all’opera di poesia e di pittura che, in precedenza, aveva dovuto porre in secondo piano.
Collabora a riviste letterarie, tra cui "Gradiva" (New York).
Ha pubblicato “Primo lievito” (Gastaldi, Milano) e “Storie di echi” (Ferraro, Napoli).
Sono inedite, soprattutto per avversione alla cosiddetta "Mafia letteraria", le raccolte di poesie dal titolo “La mia valle”, “Echi ad incastro”, “A radici perdute” e "Pensieri nudi, o quasi".
Inedita è anche una raccolta di racconti, dal titolo "Se la catena non si spezza".
In Internet, invece, è pubblicata “Parola e Immagine (Poesia e Pittura)”, opera unitaria costituita da 39 dipinti e 12 poesie, dimostrativa di una sensibilità artistica nella quale convivono, in perfetta simbiosi, “espressioni solo apparentemente diverse di comunicazione” (Franco Santamaria, Premessa), quali la poesia e la pittura.
L’esigenza di esprimere il proprio mondo interiore e la propria visione della vita anche con la pittura risale agli inizi degli anni Ottanta, collezionando una serie di grandi consensi in Mostre Personali e/o Collettive sia in Italia che all'estero.

KAIROS EDIZIONI 2013

Categoria Poesia